Visita oculistica per cross linking
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Il cross linking corneale è una tecnica parachirurgica che si adopera nelle diagnosi di cheratocono e consiste nella foto-polimerizzazione delle fibre del collagene stromale della cornea grazie all’effetto combinato di una sostanza fotosensibile (Ribloflavina o Vitamina B2) irradiata con radiazioni UV-A1 previa asportazione dell’epitelio corneale.
I criteri di inclusione nel trattamento di cross linking corneale sono:
* età tra i 10 e i 26 anni (che si può estendere fino ai 36 anni)
* spessore corneale > 400
* una cornea trasparente
* la progressione del cheratocono clinicamente e strumentalmente documentata
I criteri di selezione per stabilire se un soggetto è un candidato idoneo al cross linking corneale seguono protocolli validati che si basano su valutazioni cliniche e dati diagnostico-strumentali.
Il cross linking corneale è quindi indicato nel trattamento parachirurgico conservativo del cheratocono in quanto determina un rallentamento della sua progressione e previene la necessità di trapianto corneale. Il cross-linking è una procedura scarsamente invasiva, di semplice esecuzione e ripetibile nel tempo anche se ad oggi non vi sono report di casi in cui è stato necessario ripetere il trattamento. Non danneggia gli strati corneali più profondi (endotelio) se vengono adottate le corrette indicazioni e la sua procedura non rappresenta una controindicazione all’eventuale intervento chirurgico di cheratoplastica (trapianto di cornea).
Il paziente viene fatto accomodare sul lettino operatorio dopo avere anestetizzato l’occhio mediante un collirio. Viene quindi applicato un piccolo strumento chiamato blefarostato che permette di mantenere l’occhio aperto e infine viene rimosso l’epitelio corneale (cross linking “convenzionale”- Tecnica Epi-Off). A questo punto viene somministrata sulla cornea goccia a goccia e a brevi intervalli la sostanza fotosensibile (Riboflavina) la quale viene quindi esposta a UV-A (ultravioletti) per un tempo di circa 30 minuti (variabile a seconda della strumentazione utilizzata). Durante questo arco di tempo il paziente dovrà fissare una piccola luce ed il chirurgo controllerà che l’occhio sia correttamente posizionato ed allineato con la sorgente che emette la radiazione UV-A.
Terminata la procedura l’occhio viene medicato e si applica una lente a contatto morbida che ha la funzione di favorire la guarigione e ridurre il dolore post-operatorio; la lente verrà rimossa dopo 4-5 giorni. Per alcuni giorni successivi all’intervento la visione è sfuocata ed è abbastanza frequente avvertire una sensazione di fastidio/dolore; tali sintomi sono ben controllabili seguendo con massimo scrupolo la terapia prescritta che ha altresì la funzione di favorire una completa guarigione.
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